Il motore di ricerca che dona l’80% dei proventi per la riforestazione.

Fondata nel 2009 da Christian Kroll, Ecosia è un motore di ricerca che dona l'80% dei proventi derivanti dagli annunci pubblicitari, per piantare alberi in varie parti del mondo. Secondo quanto dichiarato, oggi Ecosia:

  • conta più di 5milioni di utenti attivi;
  • ha raccolto oltre 3milioni di euro per la causa; 
  • ha piantato più di 7milioni di alberi in tutto il mondo;
  • conta un Team di 20 persone proveniente da diversi Paesi.

Per quanto riguarda il funzionamento, questo motore di ricerca non è molto diverso da quelli che già conosciamo bene: nella pagina dei risultati di ricerca vengono visualizzati sia quelli definiti organici che gli EcoAds ed EcoLinks. Queste ultime due categorie rappresentano le inserzioni a pagamento, ovvero le principali fonti di reddito di Ecosia.

Ma qual è la differenza tra i due? 

Gli EcoAds funzionano esattamente come gli annunci pay-per-click: l'azienda inserzionista paga ogni volta che l'utente clicca sull'inserzione. Invece gli EcoLinks generano entrate ogni volta che l'utente esegue una determinata azione nel sito dell'inserzionista, che sia l'acquisto di un prodotto o la registrazione alla newsletter. 

Ma se un numero maggiore di click, corrisponde a maggiori entrate per Ecosia, che a loro volta corrispondono a maggiori alberi piantati, qualche utente particolarmente dedito alla causa potrebbe essere tentato di utilizzare in modo scorretto le inserzioni a pagamento. Giusto? 

A tale proposito interviene l'azienda per disciplinare il comportamento degli utenti affermando:

"Grazie, ma non farlo. I click dovrebbero essere rivolti ai soli annunci per cui si è realmente interessati. Un diverso utilizzo di Ecosia danneggerebbe gli inserzionisti e il motore di ricerca stesso".

Gli obiettivi di Ecosia

Dopo l'obiettivo di piantare 1milione di alberi nella foresta pluviale del Brasile, Ecosia sta portando avanti diversi progetti a sostegno della riforestazione.

Oltre alle cause ambientali, un altro importante obiettivo, su cui il suo Team sta lavorando, è rivolto al miglioramento dell'esperienza di ricerca dell'utente

Inoltre sembra che sia in programma lo sviluppo di un Social Network attraverso il quale coinvolgere maggiormente gli utenti e dare loro la possibilità di partecipare alla definizione delle iniziative: 

"Abbiamo molti utenti che chiedono continuamente cosa possono fare per aiutarci" dice Kroll "Tutt'oggi non è prevista una piattaforma che metta in contatto diretto l'azienda con i vari utenti, ma stiamo costruendo una sorta di Social Network in modo che gli utenti possano incontrarsi, scambiarsi idee e risorse al fine di aiutarci a promuovere il progetto".

La missione di Ecosia è senza dubbio lodevole e ambiziosa, ma non è l'unico motore di ricerca impegnato nelle cause ambientali. Altri esempi sono Ecosearch e GoodSearch, i quali funzionano in modo molto simile. Inoltre, bisogna riconoscere che anche Google, pur non donando una percentuale fissa delle proprie entrate, si impegna comunque nel promuovere iniziative importanti come ad esempio investire grandi somme nelle energie rinnovabili. 

Insomma, per quanto sia ambizioso il progetto di Ecosia, sembra che sia destinato ad avere successo. L'idea di utilizzare un'azione giornaliera degli utenti, ovvero navigare in rete, per sostenere cause ambientali è brillante e il messaggio è semplice: visto che ci sei, fai qualcosa di buono!