Semplicemente tutto ciò che c’è da sapere per avere successo sul Web.

Parliamo di SEO Copywriting e di quali elementi e attività esso si compone. In particolare tratteremo:

  1. CHE COS’È IL SEO COPYWRITING
  2. QUALI ATTIVITÀ COMPRENDE IL SEO COPYWRITING
  3. GLI ELEMENTI DEL SEO COPYWRITING
    1. I contenuti
    2. L'URL
    3. Il Titolo (Tag Title)
    4. I Tag H1, H2, H3
    5. Le Keywords
    6. I Tag <meta>
    7. I link

 

 

1. Che cos'è il SEO Copywriting

Con il Termine SEO Copywriting si indica l'attività di produzione e pubblicazione di contenuti web interessanti ed utili per gli utenti e allo stesso tempo ottimizzati per i motori di ricerca. 

È semplice comprendere di cosa esattamente si tratta descrivendo le caratteristiche principali delle due attività di cui si compone: 

  • SEO: consiste in un insieme di tecniche e strategie finalizzate a conferire visibilità ai contenuti. Per conquistare le prime posizioni dei risultati di ricerca organici è necessario comprendere gli algoritmi che influenzano il ranking delle pagine web, studiando e selezionando le giuste keyword, lavorando sui meta tag, migliorando la velocità di caricamento della pagina, creando contenuti di qualità e così via. In poche parole un'ottimizzazione orientata al funzionamento dei motori di ricerca
  • COPYWRITING: è un'attività finalizzata alla produzione di testi che veicolino messaggi ed informazioni in modo efficace. L'obiettivo è conquistare e mantenere l'attenzione del lettore attraverso il giusto linguaggio (formale/informale, qualificato/inesperto, autorevole/divertente), le giuste informazioni (livello di specificità) e le giuste modalità. In questo caso l'ottimizzazione è orientata al lettore o utente

Il SEO Copywriting unisce questi due approcci, permettendo la manipolazione di tutti i fattori che pregiudicano il successo delle vostre pagine web. 

Scrivere in modo accattivante e coinvolgente è fondamentale per conquistare e fidelizzare gli utenti del web. Ma considerata la grande quantità di informazioni e contenuti accessibili a tutti in ogni momento, la condizione necessaria per essere apprezzati è…essere visibili. Per questo il SEO Copywriting è una tecnica di cui al giorno d'oggi non si può fare a meno. 

2. Quali attività comprende il SEO Copywriting

Le conoscenze per svolgere il SEO Copywriting sono:

  • La capacità di identificare e conoscere il più esattamente possibile i destinatari dei nostri articoli. La prima regola da seguire riguarda l'impossibilità di creare contenuti diretti genericamente a tutti gli utenti del Web. Occorre individuare chiaramente il target obiettivo (variabili demografiche, sociodemografiche, stili di vita), prevederne i diversi scopi, le diverse necessità. Solo in questo modo è possibile costruire contenuti ad hoc che, oltre ad essere appropriati, risultino utili ed interessanti. Infine, ovviamente, saper scrivere in modo avvincente e corretto. 
  • Conoscere le principali regole dell'ottimizzazione SEO e gli aggiornamenti dell'algoritmo di Google. Nel web sono molte le fonti da cui poter attingere questo genere di informazioni. Ad esempio Search Engine Land, una nota rivista americana del settore, in passato ha pubblicato quella che può essere definita una tavola periodica dei fattori di ranking, che tutt'oggi mantiene costantemente aggiornata. Essa identifica in modo originale i fattori alla base del posizionamento online.  

3. Gli elementi del SEO Copywriting

A) I CONTENUTI

Hai una vaga idea di quanti post e articoli vengono pubblicati ogni giorno? Dai un'occhiata

Vista la quantità di contenuti, i motori di ricerca sono costantemente aggiornati per migliorare l'esperienza dell'utente e selezionare le informazioni più idonee a soddisfare le sue richieste. Perciò, per evitare di finire nel "limbo dei contenuti", è indispensabile individuare le sue esatte necessità. L'arduo tentativo di entrare nella mente dell'utente, può essere semplificato da tool online che individuano le parole e le query più popolari con cui gli utenti svolgono le ricerche. Ideali per chi necessita di spunti, consigli e indicazioni chiare, oltre a valutare l'interesse del pubblico per un determinato argomento, aiutano anche ad identificare le esatte informazioni di cui gli utenti necessitano. 

Regola generale: suddividi il testo in brevi paragrafi e assegna ad ognuno un sottotitolo. Alterna in modo congruo (senza esagerare) immagini, testo e spazi vuoti. 

I tools:

Google Trends

Answer The Public

B) L'URL

L'URL è il primo elemento analizzato dagli spider del motore di ricerca. Assicurati che nell'indirizzo della pagina sia chiaramente specificato il focus dell'articolo attraverso le giuste parole chiave. 

Regola generale: evita caratteri speciali (ad esempio "?") difficilmente scansionabili da alcuni spider. Ad esempio, la seguente forma:

http://www.nomesito.it/agende-professionali 

è preferibile a:

http://www.nomesito.it/scheda-prodotto?=1548459

C) IL TITOLO (Tag Title)

Il Titolo svolge una funzione importantissima in quanto cattura l'attenzione dell'utente incuriosendolo e convincendolo a cliccare sul tuo articolo. Nella classifica dei primi dieci risultati di ricerca se il tuo articolo è sufficientemente specifico, intrigante e persuasivo, poco importa essere alla prima posizione o alla quarta: il tuo articolo ha in ogni caso ottime probabilità di essere notato, aperto e letto fino alla fine. 

Regola generale: secondo Conversion XL i titoli che comprendono valori numerici e dati statistici hanno più alta probabilità di essere aperti e condivisi nei Social: 

Non a caso è estremamente semplice individuare questa scelta stilistica nei titoli delle maggiori riviste e Blog di settore. 

Infine occorre prestare attenzione anche alle keywords principali che identificano l'articolo e magari includerne almeno una nel titolo. Ma attenzione a ponderare bene la lunghezza, in quanto titoli eccessivamente lunghi potrebbero ostacolare le prestazioni. In generale non dovrebbero superare i 70 caratteri. 

I tools: per un po' di ispirazione…

Inbound Now Tool.

D) TAG H1, H2, H3

Prima di iniziare a parlare dei Tag H1, H2, H3 occorre chiaramente distinguerli dal Tag Title. Entrambi questi elementi vanno ad influire sul ranking del sito. 

Tuttavia, come spiegato nel punto C, il Tag Title rappresenta ciò che appare nella SERP del browser. 

Invece quando parliamo di Tag H1, H2, H3 ci troviamo già a livello di contenuti della pagina, ed identifica quella che sarà poi la struttura dell'articolo. 

Il Tag H1 deve necessariamente coincidere con il titolo e andrà a definire stile e formattazione conferendo una posizione predominante e di spicco. Esso comunica all'utente l'argomento dell'articolo, effettua una prima selezione degli utenti, incuriosisce  i destinatari. Insieme agli altri due tag, H2 e H3, forma una struttura gerarchica piramidale che conferisce diverso risalto alle parti del testo. 

Il Tag H2, ad esempio, è utilizzato per i titoli dei paragrafi. 

Regola generale: è bene impostare un solo Tag H1 per pagina, rispettando il principio di coerenza tra il titolo e tutti gli altri elementi. Gli spider dei motori di ricerca, per stabilire il ranking della pagina, valutano proprio la pertinenza tra il titolo dell'articolo e i contenuti successivi. 

E) LE KEYWORDS

Scegli accuratamente le parole che andranno ad identificare il tuo articolo. Valuta anche i sinonimi che potrebbero essere alternativamente utilizzati dagli utenti. Utilizza in modo appropriato ogni parola, senza eccedere in ripetizioni inutili che priverebbero l'articolo di fluidità. 

In sintesi, per ogni argomento trattato occorre svolgere uno studio approfondito e sistematico delle Keyworkds. Nello specifico occorre determinare con estrema precisione: 

  • I sinonimi delle Keywords;
  • Prestare attenzione anche alle ricerche svolte attraverso long query, ovvero frasi formate da quattro o più parole, utilizzate nel caso di ricerche molto specifiche;
  • Le ricerche svolte utilizzando avverbi interrogativi (quando, come, dove, quanto, perché) al fine di identificare i dubbi più frequenti degli utenti e poter fornire una risposta il più possibile congruente ed esaustiva. 

In questa fase è bene fare una piccola precisazione teorica sulle varie tipologie di parole chiave e introdurre il concetto di Long Tail (Coda Lunga).

Si distinguono tre livelli di Keywords:

  • Low Intent: rappresentano la parte in rosso, sono quelle che esprimono ricerche molto generiche. Vengono digitate dagli utente per lo più a fini comparativi nelle prime fasi del processo di ricerca di informazioni. Per cui sono soggette ad un alto livello di concorrenza e alti costi. 
  • Med Intent: sono indicate nella parte in giallo. Sono parole chiave più specifiche e che ristringono il numero di utenti. Per cui presentano un costo e un livello di concorrenza più basso, ma non vantaggioso. 
  • High Intent: sono indicate in verde e formano la famosa Long Tail (o coda lunga). Sono utilizzate da utenti che sanno esattamente cosa stanno cercando, in modo molto specifico e dettagliato. Essendo altamente specifiche, sono anche meno competitive e meno costose. 

Regola generale: l'ideale sarebbe selezionare il giusto mix di Keywords. In ogni caso, ricorda che una maggiore specificità è preferibile a contenuti e keywords molto generici finalizzati ad accontentare un po' tutti. 

I tools: per trovare ispirazione e selezionare con criterio le keywords…

Hypersuggest

Übersuggest

Google Trends

Keywords Tools

SEM Rush

Google AdWords Keywords Planner

F) I TAG <META>

Il Tag Html <meta> può essere utilizzato per diversi scopi, uno tra questi è la Description ovvero la descrizione sintetica presente subito dopo il link della pagina nella SERP. 

Il Tag Description in realtà non ha alcun impatto sul ranking del sito, ma può essere utile agli utenti per avere un veloce riassunto dei contenuti complessivo della pagina. Inoltre, se ben pianificato, può essere d'aiuto per catturare l'attenzione dell'utente e convincerlo a cliccare, andando così ad influire indirettamente sul ranking. 

Regola generale: Attento a non superare i 150 caratteri. Fornite una breve descrizione dei contenuti della pagina, includono le principali Keyword e identificando in modo specifico il target e gli scopi dell'articolo. Cerca di includere anche una call to action in modo da stimolare gli utenti a cliccare sul link. Infine osserva le Description degli altri siti, non per imitarle, ma per distinguerti. 

La dura realtà, che ogni bravo SEO Copywriting deve semplicemente accettare, è che il web offrirà sempre maggiori informazioni rispetto ad un singolo articolo. Quindi escludere ogni collegamento esterno, nel vano tentativo di monopolizzare l'attenzione dell'utente, non solo è sbagliato ma anche controproducente!

I motori di ricerca valutano positivamente i link ad altre pagine ed altri siti, soprattutto se questi ultimi vantano una certa autorità e notorietà nel settore. 

Essere connessi e "socievoli" nel web, è un'attività che viene ricompensata. Occorre capire e fare propria la filosofia che guida gli aggiornamenti di motori di ricerca come Google: l'esperienza positiva dell'utente è sempre l'obiettivo principale

I link esterni sono sinonimo di maggiori fonti, quindi maggiori informazioni, quindi maggior valore per l'utente e qualsiasi attività offra un valore aggiunto è valutata positivamente e premiata